In realtà, già da alcune settimane il TAR aveva sospeso il provvedimento, permettendo alla Santa Croce di tornare a captare l’acqua della sorgente Fiuggino, sebbene a ritmo contenuto.
La decisione di fine anno dei giudici amministrativi, che hanno considerato abnorme ed immotivato il provvedimento della Regione, permette allo stabilimento abruzzese di ripartire a pieno regime, come spiega lo stesso imprenditore: “Vogliamo ripartire a pieno regime e rilanciare la produzione a Canistro e con essa l’economia del territorio“.
Il fermo produttivo è costato non poco alla Santa Croce, causando perdite che saranno tamponate dal risarcimento danni deciso dal TAR e non ancora quantificato ufficialmente.