19-07-2017 – Sembra un’epidemia quello che sta accadendo nelle ultime settimane in alcune strutture sanitarie italiane, dove le amministrazioni decidono di chiudere tutti i punti di ristoro interni – bar e distributori automatici – per anomalie e/o problemi legati all’assegnazione della concessione del servizio di ristoro.
Ultimo in ordine di tempo, l’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani (INRCA) di Ancona che ha disattivato entrambi i servizi per problemi con la ditta che attualmente gestisce i punti vendita su citati. Non si tratta di un “imprevisto” ma di vecchi problemi (dei quali non vengono forniti dettagli) che avevano già spinto l’amministrazione ad indire nuovo bando finalizzato alla scelta di una nuova ditta entro la fine dell’anno.
Evidentemente, la situazione si è complicata al punto da costringere alla chiusura anticipata, con tutti i disagi che ne derivano per personale, pazienti e visitatori, soprattutto in questo periodo di caldo straordinario che vede schizzare i consumi di acqua e bibite.
L’amministrazione dell’Istituto si è affrettata a rassicurare tutti, garantendo un rapido ripristino dei distributori automatici e l’allestimento di un punto di ristoro provvisorio in attesa che venga espletata regolare gara d’appalto per l’assegnazione del servizio.