23-09-2015 – Le previsioni meteorologiche non depongono a favore delle coltivazioni di caffè africane che, secondo gli esperti, saranno colpite nei prossimi mesi da tempeste portate da El Nino, le peggiori mai verificatesi finora.
A pagarne le spese i maggiori Paesi produttori del continente africano: Uganda e Kenya.
L’Uganda è il maggior esportatore di caffè dell’Africa – 3,02 milioni di bags nella scorsa stagione caffeicola – con una produzione prevalente di Robusta. I raccolti di Robusta vengono effettuati tra ottobre e dicembre, periodo in cui il caffè viene anche essiccato.
Le piogge torrenziali portate da El Nino dovrebbero verificarsi proprio in questi mesi e quindi incidere sul processo di essiccazione, oltre che creare disagi per il lavoro di raccolta.
Per quanto riguarda l’Arabica, che viene coltivata sulle alture ma raccolta più avanti, le piogge potrebbero causare lo smottamento dei terreni e quindi distruggere le piante giovani. Stessa sorte che gli esperti prevedono per le coltivazioni del Kenya, dove la stagione delle piogge va da ottobre a dicembre.
In tutti e due i casi, inoltre, vi è il rischio che si possa sviluppare un’infezione dovuta a un fungo che attacca le piante del caffè distruggendole e che prolifera proprio nell’acqua pluviale stagnante.
Con tutte le conseguenze che ne deriveranno per il mercato.
