05-06-2019 – È una vera e propria decimazione di macchine quella che sta vivendo la filiale di Cagliari di IVS Italia che ormai quotidianamente è presa di mira presumibilmente da una banda di ragazzini, che si introduce nelle scuole del cagliaritano, vandalizzando i distributori automatici. Le scuole sono sempre le stesse e, da aprile ad oggi, gli atti compiuti sono oltre 30 su 32 macchine, ridotte spesso in condizioni tali da dover essere buttate. Tutto questo sta mettendo a dura prova la filiale, causando ingenti danni economici e perdite di tempo per tutte le operazioni di recupero ed eventuale ripristino dei distributori, oltre che perdita di battute per i giorni in cui il servizio è fermo.
Il responsabile della sede di Cagliari Francesco Barrui ha rilasciato una dichiarazione ai media locali, che è un lungo sfogo per una situazione che è diventata ormai insostenibile e che purtroppo molte società di gestione condividono.
“La nostra azienda è ben consapevole che accadimenti deprecabili come questi a danno dei propri servizi si possono verificare e ne ha valutato la sua potenziale incidenza. Se il tutto assume però un carattere di straordinarietà e non di ordinarietà come in questo periodo. Purtroppo da tempo constatiamo che in tanti istituti scolastici non vi è alcun sistema d’allarme e/o di videosorveglianza oppure, dove presenti, gli stessi risultano non funzionare più. Inoltre, come se non bastasse, pare che da tempo non sia più attivo il servizio di ronde notturne che veniva effettuato da apposito istituto di vigilanza presso le scuole di Cagliari. Immaginabile quindi con quale tranquillità, ma anche facilità, se aggiungiamo lo stato degli infissi, questi personaggi ignoti si introducono la notte dentro gli istituti. Addirittura, in alcuni istituti sprovvisti di qualsiasi sistema di allarme o sorveglianza, con l’intento di salvaguardare i nostri servizi, abbiamo installato dei sensori allarmati per dissuadere eventuali malintenzionati notturni. Purtroppo il risultato è stato quasi sempre trovare distrutti anche questi apparati deterrenti.
Ora ci chiediamo: È mai possibile che nessuno faccia niente? Per quanto tempo ancora dovranno durare queste attenzioni nei nostri confronti? Quali misure mettere in atto per far placare questo fenomeno? Chi deve intervenire per poter di nuovo garantire i sistemi di antintrusione nelle scuole?”
Domande alle quali tutti i gestori attendono risposte concrete che tardano ad arrivare, sebbene da ogni parte d’Italia fiocchino le denunce per atti vandalici ai distributori automatici.
Photo Credit: Casteddu Online