Moltissime le città italiane che si sono attivamente mobilitate per l’Ucraina con raccolte di beni di prima necessità, tra queste anche Trieste, storica capitale del caffè dalla quale, tra le tante, è anche già partito un importante convoglio di aiuti per Mykolaiv.
In un momento storico come questo la torrefazione Bazzara ha scelto di dare un contributo alle famiglie ucraine, ed ha deciso di farlo con il caffè. L’azienda, in collaborazione con Siamo Mission – onlus a servizio dei poveri e degli emarginati – è a lavoro per far arrivare un pallet di caffè ai profughi ucraini in Moldavia, paese tra quelli al confine con l’Ucraina che necessita forse di più aiuti, proprio nella capitale Chişinău presso la Fondazione Regina Pacis.
E non è finita qui: su proposta dell’Associazione Caffè Trieste in collaborazione con il Consolato Generale d’Ucraina a Milano, un’altra idea solidale è stata resa possibile. Attraverso Assocaffè e in virtuosa collaborazione con altri membri che hanno aderito all’iniziativa, la Bazzara ha partecipato ad un’ulteriore spedizione di caffè in Ucraina. A dimostrazione che il fare rete è uno strumento di unione in ogni campo che può avere solo risvolti positivi.
Si sa, il sostegno parte proprio dalle piccole cose. Il caffè non è solo una storia di aromi, sentori, o di torrefazione, ma ha anche un valore sociale inestimabile: significa compagnia, relax, socialità, pausa, pace.
“Siamo certi – affermano Franco e Mauro Bazzara, Presidente e CEO della torrefazione – che questa nostra piccola iniziativa potrà fungere da stimolo. Bisogna unire le forze in aiuto a chi in un attimo ha perso tutto. Non li dimentichiamo”.