Caffitaly, l’azienda italiana che produce e commercializza il “Caffitaly System”, il sistema brevettato che combina la tecnologia di macchina e capsule di caffè e bevande calde, ha recentemente ottenuto un’importante vittoria contro la contraffazione nel mercato del caffè monodose, ottenendo dal Tribunale di Bari, all’esito di un procedimento d’urgenza, un provvedimento senza precedenti nel panorama giurisprudenziale italiano.
Negli scorsi mesi, Caffitaly ha constatato che un’azienda nel Sud Italia e le sue collegate producevano, commercializzavano e sponsorizzavano capsule contraffate compatibili con il sistema “Caffitaly System”, in grado di funzionare anche con le macchine dotate di dispositivi di riconoscimento della capsula, in violazione sia del Brevetto Europeo che tutela la tecnologia di Caffitaly, sia dei marchi registrati dalla società.
Agendo prontamente in sede legale, il CEO di Caffitaly Giuseppe Casareto, con la collaborazione della Chief Legal Officer Avv. Carmen Mandato, ha ottenuto il riconoscimento della condotta illecita di contraffazione con un provvedimento unico.
Il Tribunale di Bari ha infatti disposto l’immediata inibizione delle aziende riconosciute colpevoli alla fabbricazione, commercializzazione e promozione delle capsule contraffatte, il loro ritiro dal mercato, il sequestro di tutta la documentazione contabile da cui è possibile evincere l’ammontare dei proventi dell’attività illecita, e l’emissione delle misure cautelari di inibitoria e sequestro con efficacia estesa a tutto il territorio dell’Unione Europea, determinando inoltre la possibilità per Caffitaly di ottenere un risarcimento per i danni procurati, oltre che il ristoro delle spese legali.
“Non possiamo che dirci estremamente soddisfatti: P.Q.M. di questo tenore non sono affatto usuali – spiega Carmen Mandato, Chief Legal Officer di Caffitaly. Il provvedimento del Tribunale di Bari rappresenta un unicum nella storia della giurisprudenza italiana e sarà una pietra miliare nella lotta alla contraffazione in Italia”.