Home Attualità Italia Caro prezzi ai distributori automatici? Interviene Federconsumatori Parma

Caro prezzi ai distributori automatici? Interviene Federconsumatori Parma

11-07-2017 – I prezzi applicati ai prodotti venduti nei distributori automatici di un buon numero di postazioni vending della città di Parma sono stati oggetto di un’indagine svolta da Federconsumatori Parma, che ha preso in esame soprattutto i luoghi aperti al pubblico.
A far partire l’indagine è stata la segnalazione di un consumatore che, nell’utilizzare i distributori automatici collocati presso l’Ospedale di Parma, ne aveva segnalato il prezzo, ritenuto troppo alto rispetto a quello applicato in altra tipologia di punto vendita.
L’associazione che tutela gli interessi dei consumatori, avvalendosi della collaborazione di Nathalie Ortiz, studentessa presso l’istituto superiore Giordani in stage presso l’associazione, ha deciso di approfondire la questione, allargando l’indagine a 19 location, rappresentative di 10 diversi luoghi d’installazione, per lo più pubblici come ospedali, stazioni, scuole, uffici comunali.
La ricerca, i cui risultati sono stati presentati in conferenza stampa dal Presidente di Federconsumatori Parma, Fabrizio Ghidini, ha mantenuto anonimi i dati delle società che gestiscono i distributori automatici con un duplice obiettivo: evitare eventuali strascichi e polemiche a caldo in modo da analizzare i dati senza condizionamenti e sensibilizzare i responsabili degli appalti, affinché si impegnino ad ottenere prezzi più convenienti per l’utenza.

L’analisi ha evidenziato che i prezzi più alti in assoluto sono quelli praticati nei distributori automatici collocati nella Stazione che, per alcuni prodotti, risultano di molto superiori alla media; seguono le strutture ospedaliere e sanitarie con un picco presso la Clinica Città di Parma; più convenienti i prodotti nelle vending machine delle varie sedi comunali, negli uffici dell’INPS e in Questura e decisamente convenienti quelli riservati agli studenti dell’Università (in particolare la facoltà di Economia) e dei Licei, fatto salvo il Liceo Marconi che, da questo punto di vista, rappresenta un’eccezione.
L’indagine non termina qui, promette Federconsumatori Parma, che continuerà a monitorare la situazione, anche a distanza di un anno, in modo da verificare se ci saranno variazioni di prezzo ingiustificate.
Quel che è certo – secondo l’associazione – è che si è di fronte ad un mercato senza regole (ma le regole vengono dettate da altre situazioni ndr), del quale il consumatore è vittima inconsapevole, non riuscendo a percepire la differenza di centesimi di uno stesso prodotto, venduto in location diverse.

Parma
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