Di fronte alle rimostranze della forza lavoro e dei sindacati, che evidenziavano come tale decisione fosse in contrasto con la positiva produttività della sede mantovana, la proprietà non ha voluto cedere, dando per definitiva la chiusura, avvenuta alla fine della scorsa settimana.
A fine ottobre, l’intervento del prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, su richiesta delle organizzazioni sindacali, ha portato ad un incontro tra le parti sulla situazione dello stabilimento di San Giorgio Bigarello, per trovare una soluzione che potesse tutelare la posizione dei lavoratori, compatibilmente con i programmi organizzativi dell’azienda.
Le manifestazioni che ne sono seguite e il lavoro compiuto dalle rappresentanze sindacali sono riusciti a garantire la copertura della cassa integrazione COVID fino a fine anno e otto, undici o tredici mensilità (a seconda dell’anzianità) come buonuscita.
Ben poca cosa rispetto al futuro. Cosa ne sarà degli oltre 50 dipendenti alla fine del 2020?