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Cile. Il Governo studia leggi anti junk food

05-07-2016 – Il governo del Cile, e in particolare il Ministero della Salute, sta predisponendo tutta una serie di norme che avrebbero come obiettivo di ridurre il consumo di tutti quegli alimenti appartenenti per convenzione alla categoria junk food. Ciò accade in virtù dell’alto numero di obesi registrati nella fascia di età più bassa (1 su bambino su 3 al di sotto dei 6 anni ne sarebbe affetto) e per l’alta mortalità legata a disfunzioni generate dalla cattiva alimentazione (pare che ne muoiano una persona al giorno).
La legge cilena sancisce, dunque, regole che andrebbero nella direzione di scoraggiare il consumo di merendine e bibite con alto contenuto di zuccheri e grassi come ad esempio il divieto di farne pubblicità in contesti accessibili ai minori di 14 anni oppure di abbinare regalini e sorprese alle confezioni di merendine che fungerebbero da calamita per i più piccoli. In linea più generale, il Ministero della Salute del Cile ha predisposto la revisione delle regole sull’etichettatura di questi particolari alimenti, obbligando i produttori ad indicare con maggiori dettagli gli ingredienti di ogni referenza mettendo in guardia i consumatori da prodotti troppo calorici e con un contenuto eccessivo di grassi saturi, di sodio e di zuccheri.
Quel che, per effetto domino,  sta accadendo nella stragrande maggioranza dei Paesi del mondo, come comprova anche l’attuale tendenza del vending cileno che propone ai consumatori un’offerta differenziata e arricchita di prodotti salutari.

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