31-08-2016 – Prosegue il trend negativo per Coca-Cola che a luglio ha pubblicato i dati, tutt’altro che positivi, relativi alle vendite del secondo trimestre 2016.
Secondo quanto riferito dalla multinazionale americana attraverso un comunicato stampa, le vendite sono scese del 5,1%, attestandosi a 11,5 miliardi di dollari (circa 10,3 miliardi di euro), deludendo così le aspettative degli analisti che prevedevano vendite per 11,6 miliardi di dollari.
In generale, le vendite di questo secondo trimestre sono scese in tutte le divisioni regionali di Coca- Cola (escluso il Nord America che ha chiuso con +2,2%) ed ha riguardato in particolare i ricavi ottenuti soprattutto in molti mercati dei Paesi emergenti o in via di sviluppo, tra cui spiccano Cina e Argentina.
Di conseguenza anche i titoli hanno subito uno scossone: a New York le azioni dell’azienda sono scese fino al 3,9%, raggiungendo 43,13 dollari. Inoltre, la multinazionale ha comunicato che, in previsione, quest’anno i guadagni su ogni azione diminuiranno dal 4 al 7%, vale a dire l’equivalente di un profitto da 1,86 a 1,92 dollari per ogni azione. Se così dovesse essere, anche in questo caso Coca-Cola deluderà le attese degli analisti i quali hanno, invece, stimato un guadagno di 1,94 dollari, cioè un calo del 3%.
Coca-Cola, come altre aziende del comparto, continua a subire le conseguenze dei nuovi trend che spingono sempre di più il consumatore verso scelte più consone ai dettami della sana alimentazione, i cui primi nemici sono proprio gli zuccheri e le bollicine.
Per correre ai ripari, l’azienda propone alternative più salutari, come la recente versione della Coca-Cola Life dolcificata allo stevia naturale, e cerca di differenziare l’offerta: proprio all’inizio di quest’estate ha rilevato una quota di L.A. Aloe, produttrice di acqua aromatizzata all’aloe. Ulteriore possibilità: intraprendere nel comparto del caffè in cui Coca-Cola è entrata di recente, acquistando una partecipazione di Keurig Green Mountain.
