Dopo aver aderito al progetto “RiVending PET” per la raccolta selettiva delle bottiglie in PET presenti nei distributori automatici, promosso da Confida, Corepla e UnionPlast, con l’iniziativa “Quante vite può avere una bottiglia?” Coca-Cola HBC Italia si unisce a IVS Italia per sensibilizzare i consumatori al corretto recupero delle bottiglie in PET.
Dal 22 novembre al 31 dicembre, scaricando Coffee cApp, l’applicazione ideata da IVS per pagare la pausa caffè con lo smartphone presso circa 20.000 distributori automatici di ultima generazione dell’azienda in tutta Italia che offrono i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in bottiglie 100% in plastica riciclata (rPET), i consumatori avranno la possibilità di partecipare ad un breve quiz sul riciclo del PET e vincere uno sconto per l’acquisto di un prodotto del portafoglio Coca-Cola, sempre in bottiglia 100% rPET.
Questa nuova collaborazione risponde alle richieste della Direttiva Europea sulla Plastica Monouso (cosiddetta Direttiva SUP) che prevede due ambiziosi obiettivi di sostenibilità per le bottigliette in PET: l’aumento del riciclo1 e la realizzazione di nuove bottiglie con una percentuale sempre maggiore di PET riciclato (rPET)2. Il PET (PoliEtilene Tereftalato), la plastica di cui sono fatte le bottigliette monouso che contengono le bevande presenti anche nei distributori automatici, è infatti un materiale riciclabile al 100% numerose volte, che preserva la massima qualità del prodotto e non perde le sue proprietà fondamentali durante il processo di recupero in nuove bottiglie.
“Sensibilizzazione, informazione, cultura dei materiali, cultura dello smaltimento” dichiara Laura Rodriguez, Marketing Manager Ivs Group, “questi sono i pilastri su cui si fonda la battaglia di diffusione del progetto Plastic control all’interno della nostra Azienda e dei nostri Clienti. La info-promozione, elaborata a 4 mani con Coca-Cola HBC Italia tramite la nostra applicazione Coffee cApp, arriva direttamente ai nostri consumatori nel preciso momento di consumo e conseguente smaltimento e rappresenta un esempio di best practice digitale, sostenibile, responsabile e concreta” .
1) 77% nel 2025 e il 90% nel 2029
2) minimo 25% di rPET entro il 2025 e minimo 30% di rPET entro il 2030