Il gruppo Mondelez International ha inaugurato negli uffici della sede di Milano il progetto pilota Workplace of the Future, un approccio flessibile al lavoro, inteso sia come luogo che come orari in cui svolgerlo, che prevede anche l’introduzione della settimana lavorativa corta di 4,5 giorni.
A partire da marzo, i 250 dipendenti dei settori marketing, trade marketing, risorse umane, finance, information technology, procurement, comunicazione, ufficio legale, amministrazione potranno scegliere se lavorare regolarmente dagli uffici di Milano o se fruire di due giorni di smartworking alla settimana e di 2 giorni aggiuntivi al mese e infine la possibilità di pianificare individualmente le ferie annuali, senza chiusure imposte dall’azienda.
Il modello, concordato con le Rsu di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, è stato elaborato grazie a un sondaggio e al continuo dialogo con i dipendenti che hanno condiviso l’esperienza e l’impatto che il lavoro da remoto e la pandemia in generale hanno avuto sulle loro vite.
Il 94% di essi apprezza il lavoro in smart-working ma, allo stesso tempo, vive con disagio la percezione di essere sempre connessi, la perdita dei rapporti sociali e della netta divisione tra vita lavorativa e privata. Alla luce di questi risultati, la flessibilità è apparsa come necessaria per ristabilire un equilibrio che andava compromettendosi.