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Comunicazioni IVA. Cambiano le procedure.

02-11-2016 – Il D.L. n. 193 del 2016, collegato alla legge di Bilancio 2017, prevede novità per ciò che concerne le modalità di comunicazione dell’IVA con l’obiettivo di snellire i tempi di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate e, contemporaneamente, combattere l’evasione fiscale.
Le nuove disposizioni intendono incentivare la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate di tutte le fatture attive e passive, nonché le comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche dell’IVA.
L’invio telematico e in tempi ridotti rispetto al passato consentirà all’Agenzia di effettuare rapidamente i controlli sui conteggi ed informare i soggetti interessati di eventuali anomalie e/o discordanze che potranno essere sanate a stretto giro tramite il ravvedimento operoso.
In buona sostanza, le comunicazioni  fatte oggi annualmente, cioè entro il mese di aprile dell’anno successivo ( l’invio del cosiddetto Spesometro con l’inoltro di tutte le operazioni attive  e passive e l’indicazione oltre che dei numeri anche degli identificativi dei clienti e fornitori) andranno fatte trimestralmente entro la fine del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre.
In più, entro la stessa data è fissato anche l’invio della liquidazione dell’IVA del periodo, con la specifica del risultato a credito o a debito.

Dal canto suo l’Agenzia delle Entrate dovrà tempestivamente mettere a disposizione del contribuente gli esiti dei controlli effettuati, comunicando allo stesso o al suo intermediario le difformità, fornendo chiarimenti ed eventualmente comunicando gli importi da pagare a differenza, nel caso che i calcoli inviati non corrispondano a quelli elaborati dall’Agenzia in fase di verifica delle comunicazioni.

Per agevolare le aziende costrette ad adeguare tecnologicamente i propri strumenti  per rispondere alle nuove norme sulle comunicazioni è previsto un credito d’imposta di € 100 se esse, nell’anno precedente a quello in cui il costo per l’adeguamento tecnologico è stato sostenuto, hanno realizzato un volume d’affari non superiore a € 50.000.
Inoltre è previsto per i soggetti che inviano i dati delle fatture Un ulteriore credito d’imposta di € 50 è previsto per i soggetti che inviano i dati delle fatture, mentre in caso di omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura la sanzione applicata è pari a € 25.
IVA
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