Il progetto, curato da Gian Pietro Bonaldi responsabile operativo della pinacoteca, ha l’obiettivo di rendere vitale e attraente uno spazio che solitamente viene percorso velocemente alla fine della visita museale o osservato svogliatamente nella rapida ricerca di una calamita o di una cartolina da acquistare.
Dal prossimo Natale, invece, il bookshop subirà una vera e propria metamorfosi, diventando un luogo in cui fermarsi per sfogliare il catalogo multimediale dell’esposizione, scegliere con attenzione l’oggetto d’interesse, toccarlo con mano per poi acquistarlo ai distributori automatici dedicati, forniti da IVS Italia, che già gestisce il servizio ristoro all’interno del museo.
Le macchine saranno ben integrate negli spazi e negli arredi e venderanno libri, guide, prodotti editoriali, cartoline, magneti, tazze, per i quali Skyra Editore sta studiando il packaging più idoneo.
“La fondazione Carrara ha lanciato l’idea ed è stata accolta con interesse da Skira e Ivs. È un’esperienza non ancora usata nei musei, è una sfida per tutti”, commenta Gian Pietro Bonaldi, sicuro del successo che l’iniziativa avrà nei prossimi mesi.
