Come noto, Nestlé ha promesso di ridurre di un terzo l’uso di plastica vergine entro il 2025 e di investire più di 2 miliardi di dollari per promuovere l’impiego di plastica riciclata.
In anticipo sui tempi, nel corso di una conferenza stampa a inizio settembre, Nestlè ha comunicato di aver già raggiunto dell’87% la quota di imballaggi riciclabili o riutilizzabili dei suoi prodotti. Si tratta di un’importante revisione del packaging che dovrebbe raggiungere il 100% entro il 2025 e che contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione, insieme ad altre attività che l’azienda ha messo in campo.
Il progetto fa parte di un impegno preso con le Nazioni Unite per agire positivamente sul surriscaldamento globale ed è parte del più ampio progetto di compensazione climatica che Nestlè intende realizzare e che comprende, appunto, la riduzione degli imballaggi in plastica, e l’uso di energie rinnovabili lungo tutta la filiera produttiva dei suoi siti.
La prima fase, quella che riguarda la piantumazione degli alberi, costerà all’azienda circa 45 milioni.
A ciò si aggiunge l’intenzione di dotare le comunità agricole di soluzioni energetiche alternative, in modo da creare un circolo virtuoso nella produzione del caffè.
L’obiettivo finale, raggiungibile entro il 2022, è di far bere ai propri consumatori un caffè carbon neutral.