29-11-2013 – Di proroga in proroga dei termini di scadenza non si è ancora giunti a una soluzione per Sangemini.
Anzi, la situazione sembra essersi immobilizzata tra riunioni tra proprietà e istituzioni locali, il tribunale pronto a dichiarare fallimento e presunti acquirenti con i quali non si arriva a trovare un accordo.
A questo proposito, nelle ultime ore alla soluzione Norda-Tramite si sono aggiunte ulteriori possibilità, tutte vaghe e fumose.
Si parla del Gruppo Silva che avrebbe proposto l’acquisizione di una parte della Sangemini e il mantenimento di circa 100 posti di lavoro; di investitori stranieri – sembrerebbe una multinazionale italo-polacco-statunitense – già nel ramo food & beverage; dell’imprenditore campano Francesco Agnello, la cui proposta pare non sia gradita alle banche creditrici.
Nulla di certo, ma solo ipotesi che trascinano nel tempo una situazione divenuta insostenibile per i lavoratori della Sangemini.