Home Italia Prodotti Curtiriso amplia la gamma degli snack leggeri e salutari con le Risatine

Curtiriso amplia la gamma degli snack leggeri e salutari con le Risatine

Lo scorso anno Curtiriso, marchio storico italiano e principale operatore nella vendita e nel confezionamento di riso, ha lanciato sul mercato due innovativi snack: le Veline, croccanti spuntini triangolari e leggeri come le vele delle barche di cui ricordano la forma, realizzati nelle versioni al riso e al mais, e le Carezze al mais, morbide e delicate.
I nuovi prodotti biologici, non fritti, vegan ok e senza glutine erano nati in risposta alle esigenze di una particolare fetta di mercato, intollerante al glutine, ma anche ai consumatori attenti al proprio benessere e che prediligono snack leggeri e al contempo gustosi.
A distanza di un anno, l’azienda integra la linea con un’ulteriore referenza, le Risatine, versione mini delle classiche gallette di riso. Non fritte e non unte, leggere e croccanti, le Risatine sono disponibili al naturale, impreziosite dall’olio d’oliva e, per i palati più esigenti, al gusto pizza. Entrambe le referenze sono disponibili nel pratico formato on-the-go da 30 grammi.


La storia dell’azienda ha inizio grazie a Virginio Curti (1852-1927) che, intorno al 1875, fondò la prima raffineria a Gemonio, ai piedi delle Prealpi varesine.
Già sul finire dell’Ottocento, Virginio Curti iniziò a sostituire i vecchi sistemi di lavorazione del riso, con macchinari di tipo più moderno, impostando così un diagramma di raffinazione che nei suoi criteri fondamentali rimane ancor oggi valido.
Il processo di rinnovamento degli impianti venne portato a termine con largo anticipo nel 1911, anno in cui venne inaugurata la nuova raffineria, in grado di lavorare ben 600 quintali di riso grezzo al giorno.
Durante la I Guerra Mondiale gli impianti vennero fermati e l’immediato dopoguerra segnò l’inizio della più feconda attività. Nel decennio 1919-1929 furono progettati e costruiti grandi impianti industriali a Taverne e a Valle Lomellina (1929).
La Curti fu probabilmente la prima industria risiera italiana a disporre della più accurata selezione di risicoltori ed aziende agricole interessate alla coltivazione del riso e nel 1957 decise di rivolgersi più attentamente al mercato interno, potenziando in particolare la rete di vendita al piccolo commercio.
Grandi lavori caratterizzarono gli anni a seguire, portando così nel 1970 la riseria Curti a vantare ben cinque stabilimenti per la raffinazione del riso, oltre 80.000 punti vendita in Italia per una quota di mercato del 25% circa e il primato nell’esportazione di riso italiano.
Nel 1987 la Riseria Virginio Curti SpA fu venduta alla Buitoni SpA poi fusa nel 1992 con Nestlè Italiana SpA.
Nel 1994 si costituisce la Curti Srl, società che nello stesso anno viene acquisita da Euricom, il più importante Gruppo in Italia nel settore del riso e uno dei principali nel mondo.
Promotrice di qualità nel rispetto dell’ambiente, Curti dal 1996 investe sempre più nell’energia pulita, arrivando a costruire nel suo stabilimento in Valle Lomellina una centrale termica a biomasse da 4,5MWe che utilizza i residui agricoli quali paglia di riso e sottoprodotti di lavorazione.
Curti inoltre ottiene l’autorizzazione alla produzione di riso da Agricoltura Biologica ed entra con decisione nel mercato della GDO fornendo le maggiori catene di distribuzione nel mercato Italiano con i propri marchi, in special modo Curtiriso.

 

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