Negli ultimi anni si è assistito a un aumento vertiginoso dell’uso di cialde e capsule di caffè e all’apertura di catene in franchising e di punti vendita plurimarca con un’ampia offerta di capsule compatibili.
WHITESTAR ne ha censiti a oggi oltre 5.000 dislocati su tutto il territorio nazionale.
Dall’indagine svolta si ricava un’istantanea molto interessante circa la distribuzione dei punti vendita plurimarca, monomarca e in franchising: il Sud (ripartizione regionale Eurostat) ha un numero di punti vendita pari a oltre 1.000 e l’Italia insulare oltre 700; il Centro Italia ne presenta più di 1.300 di cui oltre 700 solo nella Regione Lazio; nel Nord sono invece oltre 1.700 e, in particolare, in Lombardia con poco più di 700 si registra la più alta concentrazione nazionale di coffee shop.
Un business interessante , che dovrebbe però porre maggiore attenzione all’ambiente.
Dietro questi numeri incoraggianti per i produttori del settore, ce ne sono altri decisamente allarmanti per noi: in Italia su circa 1 miliardo e mezzo di capsule vendute all’anno, finiscono in discariche e inceneritori l’equivalente di oltre 12 mila tonnellate. Le capsule, realizzate in plastica e in alluminio, possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite.
“Le macchine separa capsule WHITESTAR sono in grado di preparare al riutilizzo le capsule di caffè usate, separando, attraverso un meccanismo brevettato, efficiente e pulito, a basso consumo, l’involucro delle capsule dal caffè esausto. Queste macchine sono state progettate per lavorare sia su grandi quantitativi nei centri di raccolta o nelle aziende del settore vending o di quello Ho.Re.Ca., sia su quantitativi minori, direttamente all’interno dei rivenditori e dei negozi specializzati. In questo modo ognuno può fare la sua parte, contribuendo a risolvere l’annoso problema legato allo smaltimento di un rifiuto composto da diverse tipologie di materiali che, altrimenti, finisce nell’indifferenziato. Sicuramente siamo arrivati a un punto dove il produttore, il rivenditore, il consumatore di capsule e gli enti preposti alla gestione dei rifiuti devono darsi una ‘mano’ e collaborare per il bene comune”, dichiara Stefano Ceccarelli, amministratore e co-fondatore di WHITESTAR.
Tra le prime multinazionali a credere in questa soluzione Made in Italy c’è Nespresso che con la LaTwist ha inaugurato, lo scorso marzo, il nuovo flagship store boutique Nespresso di Vienna.