24-04-2018 – A Dak Wek, nella provincia meridionale di Dak Nong in Vietnam, gli ispettori addetti al controllo dei prodotti alimentari hanno chiuso una torrefazione dove il caffè veniva mescolato a polvere di roccia e di batterie usate, per poi essere tinto con un liquido nero che ne amalgamava il colore.
I controlli, partiti dopo alcune segnalazioni degli abitanti del quartiere in cui sorge la fabbrica insospettiti dal tipo di attività, hanno portato al sequestro di 12 tonnellate di caffè, oltre che di vari barili del non ben definito liquido nero e secchi contenenti la polvere di roccia e la polvere ricavata dalle batterie usate.
La proprietaria, Nguyen Thi Loan, non solo ha ammesso di usare questa particolare tecnica di produzione del caffè, ma anche di averne immesso nel mercato oltre 3 tonnellate. Non si sa a quale Paese esse siano state destinate.
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