Realizzato da The European House – Ambrosetti e promosso da Celli Group, lo studio “Smart Home 5.0. Quali ricadute economiche, sociali e ambientali dell’installazione di erogatori di acqua di rete negli edifici residenziali italiani” apre nuove prospettive per quanto riguarda il risparmio di risorse – soprattutto plastica e acqua – nei consumi domestici”.
Lo studio mira a comprendere il contributo e il valore dell’efficientamento idrico degli edifici residenziali italiani e le ricadute in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale derivanti dall’installazione di erogatori di acqua di rete. Il punto di partenza è ripensare in chiave “smart” tutti gli elementi che costituiscono la società, per far sì che siano interconnessi e possano dare vita a una concezione di spazio urbano e sub-urbano reattivo e funzionale, totalmente diversa rispetto al modello tradizionale. È il modello della “Società 5.0”, teorizzato dalla Professoressa Yuko Harayama.
Installare un erogatore di acqua in ogni condominio italiano comporterebbe la riduzione dei rifiuti in plastica associata ad un minor utilizzo di bottiglie d’acqua minerale pari a 138.000 tonnellate di plastica in meno in Italia (pari a circa il 7% del totale), la conseguente riduzione del costo di gestione dei rifiuti, con un risparmio di quasi 50 milioni di Euro (pari alla spesa annua delle famiglie italiane per la raccolta delle acque di scarico) e la riduzione dell’impatto ambientale legato al ciclo di vita delle bottiglie di acqua minerale, pari a circa 1 milione di tonnellate di CO2 equivalente evitate (il 3% di tutte le emissioni industriali italiane, con un risparmio economico di 228 milioni di Euro).
Gli erogatori di acqua di rete impattano su 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 45 dei rispettivi 169 target.