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Depurare l’acqua con i fondi del caffè

30-09-2016 – Grazie ad un’innovativa spugna, realizzata per la maggior parte da fondi di caffè, è ora possibile depurare l’acqua contaminata da metalli pesanti, come ad esempio piombo e mercurio.
È una vera spugna anti-inquinamento, quella inventata e realizzata dagli esperti dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova utilizzando prevalentemente scarti di  caffè.
Come si è arrivati ad ottenere questo risultato?
Gli esperti del guppo di ricerca hanno combinato fondi di caffè essiccati con un composto di silicone e zucchero e quando la miscela è divenuta solida l’hanno immersa in acqua per sciogliere lo zucchero. Il procedimento ha generato fori nella struttura complessiva creando così la spugna-filtro finale, un metodo di depurazione pratico e veloce ma anche molto resistente che non può infatti essere alterato da altri possibili elementi presenti nelle acque.
I primi test hanno evidenziato che questa spugna riesce ad assorbire il 99% dei metalli inquinanti quando viene lasciata in acqua per più di 30 ore, mentre, se l’acqua fluisce nei pori della spugna allora la sua efficacia scende al 65%. L’ottimo risultato è stato ottenuto grazie allo sviluppo di un nuovo materiale poroso, chiamato schiuma polimerica, composto per il 60% di polvere di scarti di caffè (un materiale facilmente reperibile e disponibile a tonnellate) e per il 40% di un materiale elastico a base di silicone.
Quest’invenzione può essere un aiuto per lo smaltimento dei miliardi di fondi di caffè che ogni giorno vengono prodotti nel mondo, di cui solo una piccola parte viene riutilizzata sotto forma di fertilizzante, come fonte di biodiesel o nei mangimi per animali.
La scoperta è stata pubblicata sulla rilevante rivista Acs Sustainable Chemistry & Engineering.

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