È da 30 anni che Nespresso Svizzera ha attivato il sistema di riciclaggio delle capsule di alluminio e, nell’ambito di questo, il particolare progetto Recycling at Home, arrivato quest’anno al traguardo dei 10 anni.
Dieci anni di successo che hanno permesso di recuperare in Svizzera due materiali preziosi e riciclabili, l’alluminio e i fondi di caffè, che nell’ambito del consumo domestico sarebbero inevitabilmente finiti in discarica.
Preziosa si è rivelata la partnership con la Posta che partecipa attivamente al ritiro delle capsule esauste, combinandolo con la normale distribuzione della corrispondenza: fermandosi di casa in casa, il postino infila la posta nella buca delle lettere, ritirando il sacchetto in cui l’utente ha riposto le capsule Nespresso raccolte dopo l’uso.
Grazie a questo lavoro capillare sul territorio, gli elementi che compongono la capsula sono avviati ad un percorso virtuoso, grazie al quale nulla viene perduto.
In occasione del decimo anniversario del progetto Recycling at Home, un video racconta questo percorso, dimostrando che unendo le sinergie è possibile ottenere risultati positivi per l’uomo e per l’ambiente.
In un’intervista rilasciata al magazine online de La Posta Jean-Luc Valleix, direttore di Nespresso Svizzera ha dichiarato che “la Posta valorizza quella che, secondo me, è la fase più importante del processo, ovvero la raccolta delle capsule. Con la sua rete e la sua capacità di raccolta, facilita l’intera procedura ed è anche grazie a lei se oggi in Svizzera si ricicla circa il 70% delle capsule firmate Nespresso. Come dico sempre, tra vendere un prodotto riciclabile e riciclare veramente c’è di mezzo il mare. A fare la differenza è la presenza di un circuito di raccolta sostenibile, che nel nostro caso è garantito della collaborazione con la Posta”.
COME FUNZIONA
Il consumatore raccoglie le capsule esauste nel sacchetto col bordo giallo. Il postino ritira il sacchetto all’atto di inserire la posta nella buca delle lettere. Le capsule di alluminio vengono inviate all’impianto di riciclaggio di Valais. Qui l’alluminio viene separato dai fondi di caffè grazie ad una tramoggia. I fondi di caffè vengono raccolti in cassonetti da 40 m³. Una parte viene inviata a un impianto di biogas ed un’altra a un impianto di compostaggio. L’alluminio viene separato da eventuali parti di plastica e posto su pallet. L’alluminio viene inviato in fonderia e poi spedito ad aziende che producono oggetti utilizzando alluminio riciclato, risparmiando il 95% di energia. Nespresso Svizzera collabora con Caran d’Ache che utilizza l’alluminio per realizzare portamine e i fondi di caffè per le mine, mescolandolo ad altri materiali. Parte dei fondi di caffè viene inviata all’impianto di compostaggio di Lavaux. Il compost viene utilizzato da aziende vitivinicole per fertilizzare il terreno e ottenere un’uva più sana e naturale, da cui si produce vino.