I distributori automatici di giornali non sono una novità, anzi. I primi distributori automatici della storia moderna erogavano sigarette, francobolli, libri pocket e… quotidiani. Poi il food ha preso il sopravvento, togliendo spazio ad altre tipologie di prodotto e legando sempre di più la distribuzione automatica a caffè e merendine, venduti soprattutto nelle fabbriche e, in generale, nei luoghi di lavoro.
Con la saturazione del mercato e il sempre maggior numero di distributori collocati in aree pubbliche, anche l’offerta si è diversificata, comprendendo prodotti che, esulando dal comparto del Food&Beverage, rispondono ad esigenze diverse, a seconda del luogo in cui le macchine sono posizionate.
È in questo contesto che va inquadrato ciò che negli ultimi tempi si verifica in Emilia-Romagna, dove si stanno installando distributori automatici di giornali e riviste, per rispondere alla carenza di edicole, ormai mosche bianche, e all’esigenza dei lettori che non vogliono rinunciare al cartaceo o che magari si trovano in situazioni in cui per loro è impossibile raggiungere un’edicola per acquistare la copia del quotidiano preferito.
Il presidente Fieg ha così commentato:
“L’obiettivo è che si raddoppino i punti vendita della stampa con l’accordo fra editori, edicolanti e distributori, anche con la collaborazione delle Istituzioni. L’installazione di distributori automatici può rappresentare un importante strumento per garantire la presenza dell’informazione di qualità nei luoghi di incontro dei cittadini come ospedali, stazioni, centri commerciali, grandi uffici e altri”.