25-09-2014 – “Tutelare l’espresso italiano tradizionale è un obiettivo importante per tutto il settore. Con l’istituzione del Consorzio abbiamo posto la pietra miliare da cui inizia un percorso lungo e complesso per arrivare anche al riconoscimento dell’unesco di patrimonio immateriale dell’umanità”.
Con queste parole e con questo ambizioso obiettivo, Giorgio Caballini, AD della Dersut Caffè e presidente del Gruppo Triveneto Torrefattori, ha presentato la nascita del Consorzio di Tutela del Caffè espresso, una creazione tutta italiana che parte da un prodotto che trova proprio in Italia uno degli snodi più attivi per la sua lavorazione e commercializzazione in Occidente.
Sedici i soci fondatori, la maggior parte dei quali torrefazioni a cui si sono aggiunte due aziende produttrici di macchine: Gruppo Cimbali e La Spaziale. Le torrefazioni che hanno dato avvio al progetto e che sicuramente saranno seguite da altre aziende che entreranno nel Consorzio sono: Oro Caffè, Hausbrandt, Quarta Caffè, Saquella 1856, Goppion Caffè, Caffè Krifi, Caffè Cagliari, Esse Caffè, Dersut Caffè, Torrefazione Musetti, Bin Caffè, Lazzarin Caffè.
Elisa Toppano, export e marketing manager di Oro Caffè, ha così commentato:
“Siamo molto orgogliosi di prendere parte a questo progetto che riunisce alcune delle più importanti aziende italiane operanti nel settore. Da sempre siamo impegnati nella promozione della vera cultura del caffè espresso, dal chicco fino alla tazzina, e siamo fiduciosi che attraverso questo Consorzio potremo garantire e innalzare la qualità del nostro espresso italiano, amato in tutto il mondo”.
