10-07-2017 – Una ricerca dell’Università del New Brunswick in Canada, condotta da Philip Leonard, ha dimostrato come il divieto della vendita di cibo spazzatura nelle scuole abbia davvero avuto un significativo impatto sulla salute degli studenti.
In alcune province del Canada, infatti, dal 2014 è in vigore un provvedimento che vieta la vendita negli istituti scolastici di alimenti ritenuti poco salutari. Nel distributore automatico di queste scuole si possono trovare solo snack nutrienti e poco grassi, frutta e verdura.
Come ha dimostrato lo studio di Leonard gli effetti di questa scelta sono evidenti: i ragazzi, infatti, grazie a questa “politica alimentare” hanno di fatto perso peso, in particolar modo le ragazze.
Ovviamente sono soprattutto i bambini a beneficiare di questo cambiamento poiché, al di fuori della scuola, non frequentano altri luoghi dove poter acquistare cibo spazzatura; per gli adolescenti, invece, è molto più semplice cadere in tentazione poiché trovano possono più facilmente reperire, anche al di fuori della scuola, alimenti poco sani.
Se qui in Italia Confidustria (come vi raccontammo in una news dello scorso maggio ) si è schierata contro questo tipo di divieti imposti ai distributori automatici installati nelle scuole, in Canada, invece, si operano scelte diametralmente opposte.
Ovviamente, però, non bisogna demonizzare e incolpare unicamente i distributori automatici quando si parla di cattiva alimentazione; come anche Leonard stesso conferma il problema dell’obesità infantile non si è così risolto, nemmeno in Canada.
