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Ferrero non convince Centopercentoanimalisti

25-11-2016 – La pubblica difesa dell’olio di palma da parte di Ferrero non ha convinto Centopercentoanimalisti, movimento attivo nella difesa degli animali. Anzi, se possibile, ha ulteriormente indispettito i suoi membri che accusano l’azienda di Alba di “ostinarsi a riproporre il famigerato olio di palmasenza  preoccuparsi dello sfruttamento delle popolazioni indigene; il danno alla salute dei consumatori; la distruzione dell’ambiente (foreste) per far posto a piantagioni estensive. E, quello che interessa di più a noi, la morte di milioni di animali il cui habitat viene distrutto“.
Per dimostrare contro l’atteggiamento della Ferrero, alcuni attivisti del movimento hanno organizzato dei blitz in tre sedi degli ipermercati Bennet, accusati di dare man forte alla Ferrero continuando a vendere e soprattutto a promuovere i suoi prodotti all’olio di palma, in particolare la Nutella.
La catena di supermercati ha infatti attivato in esclusiva nazionale la vendita del barattolone di Nutella omaggiato di uno speciale spalmino da usare per stendere la crema su pane e biscotti. Un gadget che attira ancora di più i consumatori, spingendoli ad acquistare la Nutella, incrementandone vendite e conseguente produzione.

Il blitz è scattato pochi giorni dopo la presentazione da parte di Ferrero del settimo rapporto di responsabilità sociale d’impresa, in occasione del quale Licia Colò, animalista convinta e da sempre attiva nella difesa della natura, ha raccontato la propria esperienza in Malesia, dove di recente ha realizzato un reportage sulle coltivazioni di olio di palma da cui Ferrero si rifornisce.

La questione olio di palma continuerà a tenere banco ancora a lungo…

Centopercentoanimalisti
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