Nonostante i numerosi benefici che la plastica ci offre, ci troviamo di fronte all’enorme sfida di dover ridurre i nostri rifiuti plastici e, per questo motivo, è stato lanciato il 6 marzo il Patto europeo sulla Plastica, che si pone l’obiettivo di accelerare il passaggio al riutilizzo e al riciclaggio di prodotti ed imballaggi in plastica monouso. Sotto questa sfida, il Patto riunisce governi e leader di tutta la catena del valore
I Paesi Bassi e la Francia hanno avviato questa iniziativa, ma oltre ottanta altre organizzazioni (governi, società, organizzazioni non governative e associazioni di imprese) di tutta Europa hanno contribuito a dare forma al testo finale del Patto europeo sulla plastica, sentendo l’obbligo di lasciare questa terra più pulita alle prossime generazioni.
- Riutilizzabilità e riciclabilità:
progettare tutti gli imballaggi in plastica e i prodotti in plastica monouso immessi sul mercato affinché siano riutilizzabili ove possibile e comunque riciclabili entro il 2025; - Uso responsabile della plastica:
passare a un uso più responsabile degli imballaggi in plastica e dei prodotti in plastica monouso, con l’obiettivo di ridurre i prodotti e gli imballaggi in plastica vergine di almeno il 20% (in peso) entro il 2025; - Raccolta, selezione e riciclaggio:
aumentare la capacità di raccolta, selezione e riciclaggio di almeno 25 punti percentuali entro il 2025 e raggiungere un livello corrispondente alla domanda del mercato per la plastica riciclata; - Uso di materie plastiche riciclate:
aumentare l’uso di materie plastiche riciclate in nuovi prodotti e imballaggi entro il 2025, per raggiungere una media di almeno il 30% di materie plastiche riciclate (in peso) nella gamma di prodotti e imballaggi.
Tra i firmatari c’è anche Nestlé che considera il Patto europeo sulla Plastica anche un mezzo per raggiungere l’obiettivo già prefissato di utilizzare il 100% degli imballaggi riciclabili o riutilizzabili e di ridurre di un terzo l’utilizzo di plastica vergine entro il 2025. Un obiettivo non facilmente raggiungibile, in quanto la priorità assoluta di Nestlé è la sicurezza dei suoi prodotti e per ottenere plastica di qualità per uso alimentare, i processi di riciclo dovranno trasformarsi ed evolvere.
Oltre agli investimenti pianificati per ottenere plastica riciclata ad uso alimentare, l’azienda sta reinventando le modalità di distribuzione dei suoi prodotti: attualmente sta sperimentando un sistema privo di imballaggi per l’erogazione di alimenti per animali Purina PetCare e caffè solubile Nescafé.
Nestlé ha inoltre avviato una partnership con LOOP, un servizio di consegna a domicilio che fornisce imballaggi riutilizzabili. I primi prodotti saranno presto disponibili in Francia. Al fine di accelerare ulteriormente questo processo di innovazione, Nestlé ha lanciato un fondo da 250 milioni di franchi svizzeri per l’imballaggio sostenibile destinati alle start-up che sviluppano imballaggi innovativi, compresi nuovi materiali e soluzioni di riciclo.“Siamo lieti di aver firmato l’European Pact. Uno dei nostri obiettivi comuni è quello di creare un’economia circolare migliorando i programmi di raccolta, smistamento e riciclo in tutta Europa. In futuro vogliamo assicurarci che anche altri imballaggi, come i nostri involucri e i nostri sacchetti, possano essere riciclati in nuove confezioni per alimenti“, ha affermato Marco Settembri, CEO di Nestlé per l’Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa.
Qui il link per firmare il patto e contribuire all’iniziativa!