Cinque anni fa, nasceva Food360, la soluzione di ristorazione aziendale proposta dal Gruppo Elior senza bisogno di locali cucina e con smart locker accessibili h24, quindi ideali anche nelle aziende con dipendenti che lavorano su turni.
Al lancio di Food360, questa soluzione sembrava una scelta coraggiosa, laddove si metteva in discussione il concetto tradizionale di mensa aziendale, reinventando la pausa. Poi, con l’avvento della pandemia, la maggior parte degli impieghi si sono adattati a nuove modalità e così anche la pausa pranzo è cambiata, poiché le aziende hanno dovuto fare i conti con i lockdown, le restrizioni, le nuove misure di sicurezza introdotte per frenare il contagio. Il lavoro da casa alternato a quello in presenza e la riorganizzazione degli spazi in ufficio per evitare assembramenti hanno imposto una riorganizzazione delle mense e della pausa così come la conoscevamo.
L’ispirazione de iColti in Tavola è sicuramente il territorio italiano, con l’esaltazione di ricette regionali, ma con un occhio al futuro integrando ingredienti che arrivano da altre culture, come bulgur e quinoa, senza dimenticare gli ingredienti biologici.
iColti in Tavola sono inseriti nelle vetrine refrigerate dei distributori automatici Food360 e Food360 Urban. Quest’ultimo è un distributore automatico integrato con un sistema di pagamento intelligente, che si configura come un vero e proprio ristorante in appena 2 metri quadri. Ideale per garantire ad aziende di ogni dimensione, come scuole, ospedali e spazi di coworking, tutta la sicurezza e il gusto, con il giusto apporto di nutrienti. Tramite la tecnologia RfID, la vetrina riconosce l’utente e il numero identificativo del piatto, che in brevi passaggi è pronto per essere consumato. Nella struttura stessa può essere installato un forno a microonde per riscaldare il piatto e gustarlo in pochi minuti.