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Francia. La legge mette al bando il monouso

22-09-2016 – Con un decreto del 31 agosto scorso, la Francia ha ufficializzato il progetto lanciato a giugno 2015, mettendo al bando le stoviglie di plastica monouso che, entro il 1° gennaio 2020, dovranno essere sostituite da alternative sostenibili.
Nel corso del suo iter burocratico, quella che oggi è legge ha trovato molti ostacoli e suscitato tante polemiche, soprattutto da parte del mondo dell’industria.
I contrari, ad esempio, come motivazione avevano addotto le caratteristiche igieniche delle stoviglie monouso, nonché la loro praticità e sicurezza, elementi che le renderebbero insostituibili. Al contempo, l’industria della plastica aveva fatto presente le possibili conseguenze sul mondo del lavoro di una simile legge, paventando l’ipotesi di una perdita di almeno 650 posti di lavoro.
Ciò nonostante il progetto è diventato legge, dando ragione ad ambientalisti e salutisti che indicano nella produzione della plastica una delle maggiori cause di inquinamento ambientale.

Per quanto riguarda i bicchieri monouso, bisogna considerare che in Francia se ne consumano poco meno di 5 miliardi, dei quali solo l’1% viene riciclato. Oltre alla gran mole da smaltire, ambientalisti e salutisti evidenziano come l’uso di bicchieri di plastica per il consumo di bevande calde sia pericoloso, poiché a contatto col calore la plastica rilascia tossine, come il bisfenolo A che ha effetti negativi su fegato, reni, e apparato riproduttivo.

L’industria francese ha 3 anni a disposizione per individuare l’alternativa sostenibile all’attuale plastica, un impegno che potrebbe coinvolgere altri Paesi spingendo all’individuazione di una soluzione globale al problema e che in Italia ha già dato i primi risultati con le capsule di caffè in bioplastica.

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