Si tratta di un approccio sicuramente diverso, non punitivo, ma che comunque non apporta vantaggi alle imprese che, invece, quei contenitori monouso li producono, costrette ad affrontare un futuro difficile, a causa dell’entrata in vigore il 3 luglio della Direttiva SUP.
La Regione FVG si è impegnata a sostenere i ristoratori della Regione che ridurranno la produzione di rifiuti di plastica monouso, mettendo a disposizione contributi per 800mila euro, che in fase di assestamento di bilancio dovrebbero essere implementati con ulteriori 200mila euro. La Giunta regionale, che ha approvato il regolamento che norma l’accesso ai contributi, ritiene in questo modo di offrire un ulteriore aiuto ad un settore economico, quello della ristorazione, pesantemente danneggiato dalla pandemia.
Il contributo, una volta concesso, prevede l’erogazione di un importo pari al 65% della spesa ammissibile fino a un importo massimo di 1.000 euro per ogni sede operativa dell’azienda nella quale è stata attuata la riduzione della plastica monouso.
Tra le iniziative finanziabili rientra l’acquisto di prodotti ecologicamente sostenibili in sostituzione di quelli in plastica monouso: cannucce, piatti, posate, agitatori di bevande, imballaggi di acqua minerale o di altre bevande, sacchetti, contenitori per il cibo d’asporto.