A giocare un ruolo di primo piano nel settore è la presenza di Nestlé con il suo brand Nespresso, grazie al quale si può stimare che la Svizzera detiene tra il 60 e il 75% del commercio internazionale del caffè, pari a circa l’1% del Pil.
Per quanto riguarda il volume e il valore delle importazioni e delle esportazioni di caffè, già nel 2015, nel rapporto annuale sul commercio esterno della Svizzera, l’Amministrazione federale delle dogane aveva sottolineato che il caffè costituisce un “prodotto faro” con un valore di 2,1 miliardi di franchi, cioè un quarto (25,8%) delle vendite del settore.
Per quanto riguarda le importazioni, nel 2018 la Svizzera ha acquistato 139.238 tonnellate di caffè, per un valore complessivo di 379 milioni di franchi, principalmente da Brasile (29%) e Colombia (17%).
Ma a crescere maggiormente sono state le esportazioni di caffè, fortemente progredite negli ultimi dieci anni, grazie soprattutto al boom mondiale del caffè in capsula. Nespresso, leader in questo segmento, ha giocato pertanto un ruolo di primo piano nelle esportazioni di caffè del Paese, dove è presente con tre stabilimenti situati (Avenches, Romont e Orbe).
Nel 2018 Nestlé ha registrato un fatturato di 91,44 miliardi di franchi, in aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente.