In occasione di una web conference con la stampa estera, il ministro per l’ambiente Sergio Costa ha confermato l’introduzione di plastics e sugar tax dal 1° gennaio 2021, un’accisa lungamente e tutt’ora combattuta dalle aziende coinvolte, che doveva entrare in vigore già quest’anno ma che è stata sospesa a causa dell’emergenza Coronavirus.
Evidentemente, secondo il ministro a gennaio del prossimo anno le aziende avranno recuperato le perdite subite in questo anno da dimenticare, tanto da poter sopportare nuove tasse che colpiranno inevitabilmente anche i consumatori.
Plastics e sugar tax si abbatteranno in particolare sulle PMI del comparto delle bevande analcoliche zuccherate, che ha già perso oltre il 25% dei volumi negli ultimi dieci anni e che ora si trovano a combattere la crisi post COVID-19.
David Dabiankov Lorini – Direttore Generale di ASSOBIBE ha commentato:
“Le PMI del comparto delle bevande analcoliche che producono prodotti tipici della tradizione italiana quali, ad esempio, chinotti, cedrate e aranciate, rischiano di collassare sotto il peso dell’aumento della pressione fiscale. La Sugar Tax comporterà un aumento della pressione fiscale del 28% per litro di prodotto e, nonostante il nome, si applicherebbe alle sole bevande analcoliche, anche senza zucchero. La Plastic Tax invece causerà un aumento del 50% dei costi di approvvigionamento sulla plastica, senza escludere il PET al 100% riciclabile utilizzato dal settore. A questo si aggiunge un aumento del carico amministrativo-burocratico prodotto dalle due nuove imposte con l’introduzione di registri di carico e scarico e comunicazioni varie da compilare ogni mese”.