“Siamo particolarmente fieri – spiega il Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti – del fatto che un comune virtuoso come Ragusa, da anni impegnato sul fronte ambientale, abbia riconosciuto il valore di un progetto di filiera che risolve in maniera efficace il tema del fine vita dei prodotti monouso di plastica nel settore della distribuzione automatica e ci auguriamo che altri Comuni e istituzioni italiane seguano l’esempio del capoluogo siciliano sostenendo il progetto”.
“Abbiamo scelto di aderire al progetto RiVending – dichiara il Sindaco Giuseppe Cassì – perché si sposa con gli obiettivi della nostra politica ambientale. Consideriamo infatti i traguardi raggiunti nell’ambito della raccolta differenziata come un punto di partenza per migliorare la qualità della stessa, guardando alla comodità dei cittadini e alla purezza dei materiali raccolti. RiVending si cala perfettamente in questa nostra visione.”
Attraverso RiVending, infatti, i consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il proprio caffè, sono invitati a buttare bicchiere e paletta in un apposito contenitore che permette di isolare il materiale plastico di cui sono fatti dagli altri imballaggi in plastica e di semplificare così il processo di selezione del materiale, recuperando una plastica omogenea di altissima qualità con cui si possono creare tanti nuovi prodotti.
Ragusa, con oltre il 72% di rifiuti differenziati raccolti (dati 06/2020 certificati dall’Ato Srr di Ragusa), è uno dei comuni più virtuosi dell’intera Sicilia, una regione purtroppo ancora ferma al 29,5% e fanalino di coda tra le regioni italiane. L’attenzione che la Giunta Comunale ha concesso ad un progetto di economia circolare come RiVending, certifica una volta di più il grande impegno della città sull’adozione di buone pratiche di sostenibilità ambientale.