La data fissata come termine per la presentazione da parte della società della proposta concordataria è il 18 giugno 2020. Il Tribunale ha inoltre nominato un commissario giudiziale, che oltre ad esprimere il proprio parere sugli atti di straordinaria amministrazione, dovrà vigilare sull’attività della Società.
Acque Minerali d’Italia “prende atto con favore della pronuncia del Tribunale e, al riguardo, conferma che sta procedendo all’avvio della elaborazione del piano concordatario nella prospettiva di assicurare la continuità aziendale e rilanciare le proprie attività industriali”.
A partire da questa settimana il 60% della produzione degli stabilimenti del Gruppo è ripresa e continuerà salvo l’aggravarsi dell’attuale situazione sanitaria nazionale.
I sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno ribadito “la necessità di avere nel tempo più breve possibile un piano industriale su cui confrontarci avendo chiaro l’obiettivo della salvaguardia di tutti i siti produttivi e dell’occupazione. Se da un lato è importante un piano a medio/lungo termine per la riorganizzazione e il rilancio del gruppo, dall’altro abbiamo sottolineato la necessità di mettere in sicurezza tutte le lavoratrici e i lavoratori. Considerando la ripartenza al 60% i dipendenti non impegnati nella immediata ripresa produttiva devono essere coperti da ammortizzatori sociali per affrontare questo momento di difficoltà“.