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In Sicilia a rischio le aziende delle acque minerali

04-08-2014 – Le aziende siciliane del comparto delle acque minerali sono a rischio chiusura a causa degli enormi aumenti dei canoni di concessione fissati dalla Regione,  un rincaro che rischia di piegare un settore che in Sicilia occupa, tra diretti e indotto, quasi mille persone.
La questione è stata discussa presso la sede di Confindustria Catania nel corso di una riunione tra i segretari provinciali di Flai – Cgil, Carmelo Stella, Fai- Cisl, Pietro Di Paola e i dirigenti di Cavagrande S.p.A., Pietro Federico e Vincenzo Santoro.
A lanciare l’allarme già alcuni mesi fa è stata Confindustria Sicilia che in un vertice tra imprese e organizzazioni sindacali, aveva posto in evidenza le gravi ripercussioni economiche causate dall’inasprimento fiscale subito dalle imprese.
Secondo le imprese, i nuovi canoni – in alcuni casi sarebbero anche di dieci volte superiori – per un prodotto a basso valore aggiunto come l’acqua minerale non e’ sostenibile.

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