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Italia al 3° posto nel Fuori Casa europeo. Il primato a Conserve Italia

30-03-2015 – Il mercato italiano di cibi e bevande Fuori Casa è il terzo per valore in Europa, dopo Gran Bretagna e Spagna, con un giro d’affari di 72 miliardi di euro, ovvero il 14% del valore del mercato dei 27 Paesi europei.
Il Fuori Casa in Italia pesa per il 32% dei consumi complessivi di cibi e bevande.
In questo settore sono circa 2.000 i distributori specializzati in bevande che generano un fatturato annuale di circa 4,6 miliardi di euro (70% alcolici e 30% analcolici) e che rappresentano il trait d’union, la relazione essenziale tra aziende produttrici di bevande e i consumatori, attraverso l’approvvigionamento quotidiano di circa 300.000 punti di consumo distribuiti sul territorio nazionale.

Questi i dati salienti del settore Fuori Casa in Italia emersi dal volume “Siamo tutti Gazzosai” curato da Gruppo 24 Ore e presentato a Milano nel corso di una tavola rotonda organizzata da Partesa (partner di Expo 2015 in qualità di Official Beverages Distributor), e alla quale hanno preso parte player della filiera tra cui Conserve Italia e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE– Confcommercio).

E proprio da Pier Franco Casadio, direttore commerciale Horeca Beverage & Food Conserve Italia, una delle aziende che con i propri marchi Yoga, Derby Blue Valfrutta ha fatto e continua a fare la storia e il futuro del mercato delle bevande sia nel trade che nel mondo ho.re.ca. del nostro Paese, sono giunte alcune riflessioni interessanti:
“Primi in Italia, produciamo succhi e bevande di frutta a marchio Yoga dal 1946: il Gazzosaio descritto nel libro è stato, infatti, il nostro primo cliente tanto che da decenni Conserve Italia è al fianco dei Distributori di bevande perché ritiene questa figura professionale di grande importanza. Oggi, alla luce delle nuove dinamiche del mercato, è necessario però avviare un radicale processo di sviluppo e miglioramento del sistema distributivo che, unito alla crescita imprenditoriale del gestore del punto vendita, ci permetterebbe di raggiungere e coinvolgere in maniera più razionale e continuativa il Consumatore Finale”.

(Fonte: L’Italia Cooperativa)

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