21-09-2015 – Il 15 e 16 settembre scorsi si è tenuto l’ISMO (Italian Stock Market Opportunities) organizzato da Banca IMI; un evento che ha “esposto” 21 mid e small cap caratterizzate da recenti performance positive e promettenti risultati per il futuro.
Le 21 società italiane sono state poste all’attenzione degli investitori istituzionali che ne hanno potuto approfondire e valutare i dettagli nel corso dei 230 meeting organizzati da Banca Intesa.
Ma cosa guardano gli investitori nel valutare una società?
Lo spiega Alberto Francese, responsabile corporate brokerage del servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo: “Una prima discriminante è certamente la dimensione: storie troppo piccole rappresentano un ostacolo per certi tipi di fondi. Il secondo fattore è la liquidità del titolo perché si cercano operazioni finanziarie che siano poi agevoli dal punto di vista dell’investimento e del disinvestimento. Interessano poi le storie trasversali ai settori: quelle small cap, un esempio è il settore delle macchine utensili, che offrono un punto di vista diverso sui comparti industriali più tradizionali”
Attraggono le società con livelli di fatturato e di EBITDA che presentano un potenziale di crescita, e quindi di valutazione, interessante e quelle in grado di dare visibilità agli investitori sui trimestri futuri e quindi sugli utili che sostengano la valutazione di Borsa. Per questi motivi, maggiore attenzione viene rivolta alle aziende orientate all’internazionalizzazione.
Vi sono però delle eccezioni e Francese indica come interessante IVS Group “azienda che opera nei distributori automatici e quindi legata per il suo andamento ad alcuni indicatori chiave dell’economia italiana a cominciare dal numero di ore lavorate. La ripresa dei consumi e la riduzione della cassa integrazione hanno permesso a Ivs di registrare un’ottima semestrale e di guadagnare anche in Borsa“.
Fonte: Borsa Italiana
