Con oltre 100.000 morti per overdose negli Stati Uniti solo nel 2021, secondo un recente rapporto del CDC, in molti Stati si è cercata una soluzione che potesse abbassare il numero dei decessi nel 2022.
Su iniziativa di alcune strutture sanitarie e carcerarie delle principali città americane è stato lanciato un programma di distribuzione automatica del Narcan, un farmaco salvavita in caso di overdose, affinché fosse più facilmente accessibile per i tossicodipendenti e permettesse loro di utilizzare il Narcan in forma anonima.
Spesso finanziata dalla pubblica amministrazione, l’installazione di Narcan vending machine in punti strategici di molte città americane, tra cui anche le università, ha permesso di salvare molte vite, soprattutto laddove le stesse strutture forniscono anche formazione su come utilizzare il Narcan, su come esso riduce i danni causati dall’uso di oppioidi e su come si possa venir fuori dalla tossicodipendenza.
Accanto agli spray, si possono trovare strisce per misurare la quantità di oppiaceo presente nel sangue, maschere respiratorie e persino test Covid.
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una funzione sociale del Vending,
un aspetto che molti non considerano, fermi al (pre)concetto che il
distributore automatico sia solo un concentrato di grassi e zuccheri.