20-02-2018 – Così si è pronunciato il TAR del Lazio con la sentenza n° 531/2018 in merito al ricorso presentato da una ditta partecipante ad una gara di appalto che lamentava la decisione della stazione appaltante di prorogare il termine ultimo per la presentazione delle domande quasi alla scadenza dei termini.
Secondo il Collegio dei giudici il fatto non sussiste dal momento che la stazione appaltante, nel decidere di posporre la data di scadenza, ne aveva data chiara e tempestiva informazione alle ditte partecipanti, sebbene ciò fosse avvenuto il giorno successivo alla data di scadenza.
La necessità di ritardare il termine era nata in seguito alla presentazione di quesiti relativi all’interpretazione del bando di gara, che avevano obbligato la stazione appaltante a fornire chiarimenti arrivati al limite della scadenza originaria.
Secondo i giudici, anzi, la posposizione della data era a tutto vantaggio delle ditte concorrenti che, alla luce delle ulteriori delucidazioni fornite, avevano tutto il tempo di migliorare la propria offerta.
