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La risposta del Comune di Perugia sulla questione prezzi ai d.a.

16-05-2017 – L’amministrazione comunale di Perugia ha risposto in merito all’inchiesta aperta dalla Procura sulla gestione degli oltre 160 distributori automatici installati nelle varie sedi, il cui servizio è affidato alla Ristoroh24, ora indagata per frode.
Ne abbiamo riportato notizia in questa News del 26 aprile scorso, evidenziando i motivi dell’inchiesta: la questione prezzo e la pratica dei contratti di avvalimento.
Si era, infatti, evidenziato che i distributori automatici in questione erogano bevande a prezzi superiori rispetto a quelli stabiliti nell’offerta economica e da qui era partita l’inchiesta della Procura che ha poi portato ad individuare altre anomalie. Nello specifico, erano stati contestati anche i contratti di avvalimento, o meglio il mancato controllo su di essi, poiché le aziende poste dalla Ristoroh24 a garanzia delle certificazioni non possedute non sembrano aver partecipato all’erogazione del servizio, come dovrebbe accadere.* Per tali motivi, la società RistoroH24 è finita sotto inchiesta per frode nelle pubbliche forniture e turbata libertà degli incanti.
Scoppiato il caso, a distanza di alcuni giorni il Comune di Perugia al centro della bufera ha risposto alle accuse affermando che l’aumento dei prezzi rispetto all’offerta iniziale è stato determinato dall’aumento dell’IVA dal 4% al 10%, verificatosi nel 2014 e che, per quanto riguarda gli avvalimenti in garanzia, questi non implicano la partecipazione fattiva delle aziende ausiliarie nell’esecuzione del contratto.
Con queste risposte, la polemica (e l’indagine) avrebbero potuto concludersi, se non fosse intervenuta Cristina Rosetti, capogruppo in Comune del Movimento 5 Stelle, la quale ha evidenziato che l’aumento dei prezzi a seguito dell’aumento dell’IVA si è verificato solo per i frequentatori esterni delle sedi comunali, ovvero i cittadini, mentre i prezzi praticati ai dipendenti a mezzo chiave elettronica sono rimasti invariati. Secondo i pentastellati, vi sarebbero ancora punti oscuri da chiarire, per i quali il Comune dovrebbe procedere alla risoluzione del contratto. Ma l’amministrazione comunale ritiene di non dover porre in essere alcun provvedimento, almeno fin quando la Procura non si pronuncerà definitivamente sulla questione.
Ci sono, insomma, tutte le premesse per un prosieguo della faccenda a colpi di botta e risposta.

 

Perugia
Perugia
*i contratti di avvalimento, per i quali una società che partecipa ad una gara senza possedere tutte le certificazioni può avvalersi di altre che abbiano i requisiti, prevedono che le aziende di appoggio partecipino attivamente all’espletamento del servizio.
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