Con oltre 700 kg di rifiuti pro capite all’anno, la Svizzera è uno dei maggiori Paesi al mondo per quantità di rifiuti prodotta e di essa solo la metà viene riciclata.
La Commissione per l’Ambiente del Consiglio Nazionale svizzero (ESPEC) ha lanciato numerosi appelli per sensibilizzare sul riciclo dei materiali, sostenuta anche dal lavoro svolto in questa direzione in altri Paesi e a livello europeo, visto che l’UE è sempre più propensa ad applicare un prelievo sui prodotti e sugli imballaggi in plastica non riciclati e sul monouso. Una mozione avanzata dalla Commissione per l’Ambiente è stata approvata il 1° settembre 2020 e chiede al Consiglio federale del Paese di introdurre entro il 2025 una tassa sui prodotti di plastica usa e getta con imballaggi contenenti meno del 25% di materiale riciclato. L’obiettivo è creare incentivi per un maggiore utilizzo di materiali riciclati e rendere i prodotti confezionati in questo tipo di imballaggio l’opzione preferita, sebbene il polietilene e il PET siano già raccolti oggi e possono essere riciclati senza alcuna perdita di qualità. Va messo in conto, però, che i materiali riciclati non sono attualmente competitivi con il materiale vergine a causa dei prezzi più elevati. Ad incentivare la raccolta della plastica, hanno provato anche aziende private, come la catena di supermercati Migros, che ha messo in campo il progetto di riciclaggio “Sammelsack” con l’obiettivo che la popolazione svizzera iniziasse a raccogliere i rifiuti di plastica a casa e poi li consegnasse in una delle oltre 1.100 sedi Migros del paese. Secondo quanto riportato dai media svizzeri, il progetto è stato subito sospeso, poiché Migros non è riuscita ad ottenere in tempo le relative concessioni da parte di cantoni e comuni, che detengono il monopolio dei rifiuti urbani.
In ogni caso, la mozione presentata dalla Commissione Ambiente, contenente la proposta della plastics tax, è passata con 12 voti a favore, 9 contrari e 3 astensioni. La Commissione ha anche fornito un parere favorevole sull’introduzione di un deposito su cauzione obbligatorio per tutte le bottiglie e le lattine contenenti bevande e ha accolto la proposta di favorire l’uso di bottiglie riutilizzabili al posto di quelle monouso.