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La tecnologia del vending contro i ladri di carta igienica

28-03-2017 – Nel Tempio del Cielo, un complesso di edifici religiosi monumentali di Pechino, visitato ogni anno da migliaia di turisti, è comparsa una novità, frutto della tecnologia di ultima generazione per quanto riguarda i distributori automatici.
Si tratta di vending machine dotate di un software per il riconoscimento facciale, in grado cioè di memorizzare i tratti somatici dell’utente, ai quali abbina i prodotti che normalmente sceglie al distributore automatico. Lo scopo è di sviluppare offerte e promozioni personalizzate per quel consumatore, basandosi sui dati raccolti dalla macchina che monitora e registra gusti e preferenze degli utenti.
Ma nel Tempio del Cielo di Pechino, l’installazione di queste speciali vending machine ha un obiettivo molto meno sofisticato e certamente più popolare: scoraggiare i furti di carta igienica regolarmente portata via dai visitatori. La quantità di rotoli asportata è divenuta di anno in anno sempre più alta, tanto da spingere le Autorità di Pechino a fare campagne per convincere i cittadini ad usare carta igienica con moderazione. Ma ciò nonostante nulla è cambiato, il che ha reso necessario ricorrere alla tecnologia per mettere fine al fenomeno, investendo l’equivalente di ben 4.320 dollari, ossia il costo di 6 distributori automatici di carta igienica a riconoscimento facciale.
Ma come funzionano? Chi si reca alle toilette, deve munirsi di carta igienica ritirandola alla vending machine. Deve, dunque, togliere occhiali, cappello e quant’altro nasconda il viso e sostare davanti alla macchina per essere registrato; a quel punto, il distributore eroga ben 60 centimetri di carta, un quantitativo che bisogna farsi bastare perché non ne verrà erogata altra prima che siano passati 7 minuti. E, si sa, chi ha urgenza non può aspettare… In casi particolari, quando 60 centimetri di carta proprio non possono bastare, il personale è autorizzato ad una piccola aggiunta manuale e, se neanche questa basta, bisognerà sottoporsi a una procedura complicata per ottenere una doppia razione.
Insomma, con la “Chinese Toilet Revolution” quello che era un naturale bisogno fisiologico è diventato una vera e propria impresa!

 

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