L’analisi del mercato del Caffè Tostato, pubblicata da IRI, mostra che il primo semestre del 2022 segna un cambio di scenario importante rispetto alle performance realizzate negli anni precedenti e, in particolare, rispetto al 2021 quando ha sviluppato un giro d’affari di oltre 1,3 miliardi di euro con una crescita dell’1,1% trainata dai segmenti Cialde, Capsule e Grani.
Lo spettro della guerra con le pesanti conseguenze anche economiche che ne derivano, comporta che, come tutte le altre materie prime, anche il Caffè vive un momento difficile a seguito del forte aumento dei prezzi. Tuttavia, va sottolineato che i rincari del Caffè sono precedenti alle ulteriori difficoltà sopraggiunte ad inizio 2022: negli ultimi 12 mesi il Caffè negoziato presso le borse internazionali ha avuto un aumento di circa il 50% e rispetto ai minimi raggiunti a fine 2020, la quotazione è risalita di ben oltre il 100%.
Questo incremento del costo della materia prima si è riversato sul consumatore finale, a qualsiasi canale distributivo si rivolga per consumarlo.
Il primo semestre si è chiuso con un trend positivo del +1,4% in termini di valore ma con un calo del -5,8% in termini di unità vendute. Questo incremento a valore e calo delle unità commercializzate è una conseguenza diretta del forte aumento del costo della materia prima.
CIALDE E CAPSULE
Analizzando i diversi segmenti che compongono questo mercato si può osservare come quello delle Cialde sia l’unico a mostrare un trend positivo sia a valore che a volume. Una crescita che è concentrata al Sud Italia per oltre il 70%: si tratta di una «rivitalizzazione» del segmento, che dopo tempo ha riscoperto nuova linfa nella sua area geografica di forza.
Il segmento delle Capsule, invece, registra un dato negativo in unità vedute per la prima volta da quando questa tipologia di prodotto è stata lanciata sul mercato (circa un decennio fa). Va però evidenziato che questo dato si confronta con controcifre molto alte dei primi mesi del 2021. Inoltre, il dato è negativo in termini di unità ma a volume è leggermente positivo: ciò significa che l’acquisto medio si rivolge verso confezioni con un numero maggiore di pezzi, mostrando un chiaro obiettivo di ricerca di maggiore convenienza da parte dello shopper.
IL CAFFÈ IN GRANI
Il segmento dei Grani mostra un risultato positivo solo in termini di valori (+7,7%), dovuto principalmente al rincaro del prezzo medio di quasi 10 punti percentuali. Calano, invece, le vendite in unità, che colpiscono soprattutto la Moka e il formato da 4 count.
LE PREVISIONI
L’attuale contesto caratterizzato da una profonda incertezza in termini di costi della materia prima rende difficile fare delle previsioni sulle prospettive del mercato nei prossimi mesi. È però importante considerare che la ricerca di convenienza da parte dello shopper è già evidente e nel prossimo futuro, l’utilizzo della leva promozionale probabilmente sarà un importante driver di acquisto.
Gli operatori del settore dovranno perciò tenere in considerazione queste variabili ed essere pronti a rispondere in modo adeguato ai continui cambiamenti del mercato ed alle esigenze dei consumatori.