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Le app per pagare al distributore automatico sono vulnerabili?

22-10-2018 – Secondo quanto riportato dalla rivista specializzata online ilsoftware.it, sembrerebbe che le app sviluppate per pagare le consumazioni al distributore automatico non siano tutte blindate, come ha dimostrato l’ingegner Matteo Pisani, CTO e co-fondatore di Remoria VR, una startup che progetta e produce dispositivi innovativi per la realtà virtuale.
Nello specifico, l’ing. Pisani ha pubblicato un articolo su Medium dove ha spiegato come sia riuscito a bypassare la sicurezza di una app di pagamento per distributori automatici di una determinata azienda e a caricare sul borsellino elettronico ad essa collegato, un importo a credito senza che la cifra gli fosse addebitata.
È chiaro che l’ing. Pisani è un esperto in materia e conosce pertanto i codici e il linguaggio dell’ingegneria informatica, cosa a cui non tutti possono arrivare. Ma è anche vero che ciò che l’ingegnere ha dimostrato, evidenzia quanto sia importante ai fini della sicurezza l’approccio utilizzato  dagli sviluppatori dei sistemi di pagamento via smartphone.
Secondo il dott. Pisani, nel caso specifico, sarebbe bastato un approccio cloud con l’invio e la ricezione dei dati attraverso una connessione cifrata, per scongiurare del tutto qualsiasi possibilità di attacco.

È chiaro che l’ing. ha immediatamente contattato il produttore dell’app facendo presente quanto da lui sperimentato.

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