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Le dimissioni di Massimo Garavaglia – AD De’Longhi Group – per motivi personali

Il Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi S.p.A., riunitosi il 17 giugno scorso, ha preso atto delle dimissioni, per motivi personali, del dott. Massimo Garavaglia dalle sue cariche di Amministratore Delegato, nonché dagli altri incarichi consiliari ricevuti nell’ambito del Gruppo, e di Direttore Generale di De’ Longhi S.p.A.  a decorrere dal 31 agosto 2022.
Va considerato che Massimo Garavaglia era stato confermato solo il 1° maggio scorso, il che fa intendere che la decisione sia stata presa per sopraggiunte necessità personali.

“È con grande rammarico” ha commentato Massimo Garavagliache lascio, mio malgrado per motivi personali, questo straordinario Gruppo che negli ultimi due anni ho avuto il privilegio di guidare. Ringrazio sentitamente la famiglia de’ Longhi ed il Consiglio di Amministrazione per il supporto e la fiducia incondizionata dimostratami fin dal primo momento. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare i manager e i dipendenti tutti del Gruppo che hanno sempre dimostrato grande professionalità e dedizione in un periodo di straordinari cambiamenti e complessità”.

 Il Consiglio di Amministrazione ha dato avvio al processo di successione previsto dal “Succession plan policy” adottata dalla Società anche in considerazione del fatto che il Presidente dott. Giuseppe de’ Longhi è titolare degli stessi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione attribuiti al dott. Massimo Garavaglia, che competono anche al Vice Presidente, dott. Fabio de’ Longhi, in caso di assenza o impossibilità del Presidente o dell’Amministratore Delegato. In attesa che venga identificato il successore di Massimo Garavaglia, il Presidente ed il Vice Presidente continueranno naturalmente ad avvalersi del contributo dell’attuale prima linea di management per dare continuità all’attuazione del piano strategico del Gruppo.

La notizia ha scosso il mercato che ha reagito lunedì 20 giugno, al primo giorno di quotazioni dopo l’annuncio, con un crollo in borsa del titolo De’ Longhi, sebbene le dimissioni possano considerarsi una concausa insieme al downgrade operato dagli analisti di Equita Sim legato al calo dei consumi.

 

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