Tema caldo ormai da tempo che ci riguarda sempre più da vicino, dal produttore più grande al consumatore finale, nell’industria come nell’ambito domestico, in ufficio, in pausa pranzo, a scuola, nei distributori automatici: la riduzione della plastica monouso (in campo food&beverage e non solo) e il corretto smaltimento passa anche attraverso le azioni dei comuni, che tentano di educare i cittadini attraverso regole e sensibilizzazione.
È il caso (ultimo ma non ultimo) del comune di Lecce, dove nel prossimo consiglio comunale verrà presentata una mozione affinché le istituzioni si pongano in prima linea per combattere gli abusi di plastica monouso attraverso alcune iniziative. Lo scorso anno la regione Puglia aveva vietato gli oggetti di plastica monouso su spiagge e litorali e ora si richiede un passo avanti.
Se da un lato si offrono spunti positivi, come il ripristino e la manutenzione di fontanelle di acqua potabile sul territorio comunale, la mozione spinge affinché nelle sedi Comunali e nelle scuole vengano progressivamente eliminati gli oggetti in plastica monouso legati alla vendita di cibo e bevande, diretta o per mezzo di distributori automatici, senza proporre alcuna soluzione alternativa, forse preferendo alimenti confezionati con materiali alternativi. Più avanti, infatti, si legge che i locali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande dovranno sostituire i prodotti in plastica monouso con materiali compostabili.
È importante ridurre il consumo di plastica monouso, ma ancora più importante è imparare a smaltire con intelligenza i rifiuti, in particolare gli incarti di alimenti e bevanda in plastica. Ed è proprio su questo che i comuni dovrebbero porre maggiormente i propri sforzi.