L’UNESDA – Associazione europea dell’industria dei Soft Drink – ha lanciato la Circular Packaging Vision 2030, con la quale il Settore si impegna affinché entro il 2025 il suo packaging sarà riciclabile al 100% e le bottiglie in PET utilizzeranno il 50% di materiale riciclato per raggiungere il 100% entro il 2030, laddove ciò sia tecnicamente ed economicamente fattibile. Si impegna, inoltre, a raccogliere più del 90% degli imballaggi e ad usare una maggiore quantità di contenitori riutilizzabili.
Queste azioni contribuiscono alla transizione verso l’economia circolare dell’UE superando gli stessi obiettivi stabiliti dalla legislazione dell’Unione.
I membri dell’UNESDA spiegano la loro visione attraverso tre pilastri di circolarità:
Reso: ampliare ed intensificare i sistemi di restituzione dei depositi (DRS) già progettati per PET, alluminio e altri materiali (a seconda delle situazioni locali) laddove la raccolta del 90% degli imballaggi non sia realizzabile da parte dei produttori.
Riciclo: utilizzare solo imballaggi provenienti dalla raccolta ed aumentare la quota di rPET negli imballaggi per bevande per arrivare ai seguenti obiettivi:
• Entro il 2025 gli imballaggi delle bevande (plastica, metallo, vetro) saranno riciclabili al 100% e tutte le bottiglie in PET per bevande analcoliche conterranno una media minima del 50% di rPET.
• Entro il 2030 le bottiglie in PET saranno prodotte al 100% da riciclo e/o materiale rinnovabile se tecnicamente ed economicamente fattibile, non utilizzando così materiali provenienti da fonti di combustibili fossili.
L’industria europea delle bevande analcoliche sostiene pienamente l’ambizione dell’UE di rendere l’Europa la prima al mondo a impatto zero sul clima entro il 2050 e costruire un’economia circolare europea, che includa anche il settore degli imballaggi.
Ma, per realizzare la sua visione, il settore avrà bisogno del sostegno coerente delle autorità dell’UE e dei governi nazionali tra le quali:
♦ prospettiva a lungo termine e certezza del diritto, nonché protezione del mercato unico;
♦ un mercato delle materie prime secondarie ben funzionante che fornisca al settore delle bevande analcoliche l’accesso a un rPET di qualità, senza compromettere gli standard di sicurezza;
♦ maggiori investimenti nella gestione dei rifiuti e nelle infrastrutture di riciclaggio;
♦ un quadro dell’UE che consenta tecnologie di riciclaggio innovative;
♦ definizioni chiare di riciclabilità che favoriscano l’innovazione e gli investimenti.