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Loacker. Un progetto in Maremma per le nocciole

07-09-2016 – Quelli prodotti da Loacker sono tra i wafer più apprezzati dai consumatori, non solo per la bontà che li contraddistingue ma anche e soprattutto per la qualità delle materie prime che li costituiscono. Le nocciole sono una materia prima fondamentale per la produzione dei wafer Loacker e, proprio per questo motivo, l’azienda ha avviato un progetto di filiera che ne garantisca provenienza, territorialità e qualità.
Si tratta del PIF – Progetto Integrato di Filiera – che vede il coinvolgimento delle aziende agricole familiari della Maremma Toscana dedite alla lavorazione, alla raccolta ed essiccazione, nonché alla commercializzazione delle nocciole. Loacker ha deciso di sostenerne l’attività non solo garantendo il ritiro delle nocciole prodotte, ma anche supportandole attraverso una serie di iniziative volte a migliorare la filiera produttiva allo scopo di incrementare la qualità del prodotto finale, pur rispettando l’autonomia delle imprese locali.
A questo scopo, Loacker ha creato una tenuta di circa 210 ettari, denominata Tenuta Corte Migliorina nei pressi Orbetello (GR), dei quali circa 170 dedicati alla coltivazione della nocciola, dove per il momento sono stati piantati 25.300 noccioli con l’intenzione di ampliare l’area nei prossimi anni per arrivare a 1.000 ettari entri il 2021.
La parte produttiva sarà accompagnata da tutta una serie di iniziative volte a sostenere economicamente gli agricoltori oltre che, grazie al supporto dell’Università della Tuscia,  trasferire loro tutto il know how necessario per sviluppare una filiera agricola di qualità dedicata alla nocciola.
Il prossimo ottobre, Loacker organizzerà una tavola rotonda per illustrare ad agricoltori locali, cooperative, autorità locali tutti i dettagli del Progetto FIP.

LOACKER
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