Home Italia Mars ritirati. Chiesto controllo dei NAS sui distributori automatici

Mars ritirati. Chiesto controllo dei NAS sui distributori automatici

25-02-2016 – Nonostante le tempestive rassicurazioni per il nostro Paese da parte di Mars Italia, che con un comunicato ufficiale ha fatto chiarezza sulla vicenda del pezzo di plastica rinvenuto in uno dei suoi prodotti, l’eco della notizia non si è fermato investendo in maniera particolare il settore vending.
Il Codacons ha, infatti, chiesto al Ministero della Salute di predisporre attraverso i NAS verifiche a tappeto sui distributori automatici di snack, installati nel nostro Paese in tutti i luoghi pubblici.
In una nota l’associazione dei consumatori afferma: “Tali distributori  vendono al pubblico diversi prodotti Mars, alcuni dei quali oggetto di ritiro come le barrette Mars, Snickers, Milky Way, Celebrations e Mini Mix. Considerati i possibili rischi per i consumatori derivanti dalla presenza di plastica negli alimenti, il ministero deve dare incarico ai carabinieri dei NAS di tutta Italia di predisporre verifiche sul territorio, finalizzate ad accertare se le macchinette automatiche che vendono snack siano rifornite delle barrette Mars prodotte in Olanda e finite nella campagna di ritiro predisposta dalla multinazionale”.

Per quanto il timore di altri casi sia comprensibile – ricordiamo che si è trattato di un caso isolato verificatosi in Olanda – l’intervento richiesto dal Codacons lascia spazio a legittimi dubbi: trattandosi di emergenza, si presuppone che l’intervento dei NAS debba essere già stato attivato su tutto il territorio nazionale. Ma il nucleo speciale dei Carabinieri è in grado di individuare tutte le postazioni pubbliche di distributori automatici di snack? Per averne una lista, bisognerebbe rivolgersi alle ASL e ai Comuni di pertinenza, ai quali le società di gestione comunicano periodicamente le loro installazioni.
Mentre l’elefantiaca burocrazia che ci contraddistingue compie i suoi passi, i distributori automatici continuano ad erogare. È vero che i consumatori sono stati immediatamente avvisati dai media, ma è anche vero che a qualcuno la notizia possa essere sfuggita e, pertanto, il rischio – se di rischio si può parlare – resta.
Siamo certi che tutte le compagnie di gestione abbiano attivato i loro ARD a compiere le verifiche sui distributori automatici gestiti e che lo abbiano fatto tempestivamente. Ma non sarebbe stato meglio utilizzare gli stessi mezzi che hanno fatto “scoppiare la bomba”, per chiedere ufficialmente alle società di gestione di effettuare verifiche a tappeto, magari apponendo sui loro distributori automatici un avviso per i consumatori del genere “I prodotti Mars contenuti in questo distributore non appartengono ai lotti…”?

NAS

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