Nell’ambito del progetto “Aumentare la circolarità mediante l’utilizzo di materiali biobased e/o compostabili industrialmente” un gruppo di lavoro dell’Università di Wageningen in Olanda, guidato dalla responsabile del progetto Ingeborg Smeding, ha condotto una ricerca per valutare gli impatti ambientali e la circolarità di diversi materiali utilizzati per le capsule di caffè monodose.
L’aspetto particolare di questa ricerca è che non ci si è limitati a considerare le emissioni di gas serra, ma è stata considerata anche la circolarità dei materiali, quantificata con il Material Circularity Indicator (MCI), uno strumento sviluppato dalla Ellen MacArthur Foundation. Questo indicatore è uno degli strumenti più completi disponibili in quanto comprende tassi di riciclaggio, contenuto riciclato, resa del processo di riciclaggio, contenuto di origine biologica, riutilizzabilità e durata media della vita.
Il team della dottoressa Smeding ha analizzato l’impatto di tre tipi di capsule: capsule compostabili a base biologica, capsule di plastica convenzionali e capsule di alluminio.
Prendendo in considerazione sia le emissioni di gas serra che la circolarità, la conclusione è stata che le capsule di plastica compostabili sono l’opzione più sostenibile.
Il loro MCI è del 100% (completamente circolare) quando le capsule vengono compostate: i materiali sono sia a base biologica (non a base fossile) che biodegradabili. Sia i fondi di caffè che il materiale delle capsule possono essere tenuti nel circuito poiché vengono “riciclati organicamente” attraverso la biosfera in compost. Le opzioni compostabili rimangono sostenibili anche quando i consumatori smaltiscono le capsule nel contenitore “sbagliato”. Attualmente nei Paesi Bassi l’ostacolo principale è far sì che le capsule di caffè compostabili vengano accettate nella raccolta differenziata dei rifiuti organici urbani.
Infine, la ricerca mostra che la plastica convenzionale a base fossile non si adatta a un’economia circolare poiché né le capsule di plastica né i fondi di caffè esausti vengono riciclati. L’MCI è inferiore al 50%.
Per quanto riguarda il fine vita, la ricerca ha incluso i seguenti scenari di fine vita: compostaggio industriale (solo per capsule compostabili), riciclaggio tramite raccolta di rifiuti di imballaggio leggeri, incenerimento con recupero di energia, discarica con recupero di energia e mono-raccolta (solo per capsule di alluminio).